Era il 7 marzo di 40 anni fa, 1985, quando sulla scia della britannica Band Aid messa in piedi in quattro e quattr’otto da Bob Geldoff ledaer dei Boomtown Rats, uscì un capolavoro firmato da Quincy Jones voluto da Harry Bellafonte chiamato “We Are the World” bomba musicale americana contro la carestia che stava decimando i paesi africani. Erano le più grandi stelle del tempo e molte di loro non ci sono più: Michael Jackson e Tina Turner, solo per citarne un paio.
We Are the World registrato dal gruppo once in a life Usa for Africa, vedeva tra i grandi protagonisti: da Cindy Lauper a Bob Dylan, da Lionel Richie a Michael Jackson, da Tina Turner a Bruce Springsteen, da Bonnie Tyler a Stevie Wonder, da Diana Ross a Paul Simone solo per citarne alcuni tra i più famosi del tempo. Raccogliere fondi per combattere la fame in Africa era l’obiettivo di questo gruppo di 46 tra i più grandi talenti dell’epoca: Trump era ancora occupato con le palazzine e di Obama non c’era l’ombra.
La fame in Africa, al contrario, c’era allora e dura anche oggi.
(5 marzo 2025)
©gaiaitalia.com 2025 – diritti riservati, riproduzione vietata